25 NOVEMBRE, "Giornata mondiale contro la violenza sulle donne"

Il 25 novembre è la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per ricordare le vittime di maltrattamenti, abusi e femminicidi e per combattere le discriminazioni e le disuguaglianze di genere.

Ma da dove ha origine questa ricorrenza?

Per scoprirlo, serve tornare indietro al 1960. Il 25 novembre di quell'anno, infatti, tre sorelle furono uccise dagli agenti del dittatore Rafael Leonidas Trujillo, a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana. Dopo essere state fermate per strada mentre si recavano in carcere a far visita ai mariti, furono picchiate con dei bastoni e gettate in un burrone dai loro carnefici, che cercarono di far passare quella brutale violenza per un incidente. All’opinione pubblica fu subito chiaro che le tre donne erano state assassinate. Patria, Minerva e María Teresa Mirabal — questi i loro nomi — erano, infatti, conosciute come attiviste del gruppo clandestino Movimento 14 giugno, inviso al governo. A causa della loro militanza, nel gennaio del 1960, furono anche arrestate e incarcerate per alcuni mesi.

Da anni il MIUR è impegnato affinché la parità sia uno degli obiettivi primari di una scuola inclusiva, al passo con le direttive europee ed internazionali e in linea con le esigenze formative delle giovani generazioni, sempre più inserite in un contesto in cui la presa di coscienza e la battaglia quotidiana per le pari opportunità si scontrano con le più diverse forme di pregiudizio da sradicare a partire proprio dal mondo scolastico. È infatti fondandosi su tali pregiudizi che la violenza nei confronti delle donne, di tipo fisico e psicologico, continua a consumarsi dentro e fuori dalle mura domestiche, comportando, come segnalato dalle Nazioni Unite, il rischio di esclusione delle donne da tutti i processi volti al progresso sociale, economico e culturale.

Anche la scuola è chiamata a fare la sua parte.